All’epoca mi avete tirata fuori da una situazione di salute molto precaria…

Rilascio questa testimonianza a vantaggio di chi, come me, ha avuto la sfortuna e vorrei sottolineare il fatto che non ce la si è certo cercata, di incappare in una patologia così complessa, delicata e misteriosa che solo chi la vive in prima persona comprende bene cosa veramente significhi e non c’è neurologo o professionista o altra persona non direttamente interessata che possa essere in grado di poterlo fare appieno.
Devo riconoscere che il metodo propostomi dal dr Simeone e, in particolare, l’adozione di uno stile di vita basato, dal punto di vista della nutrizione, sull’alimentazione biologica e sul consumo regolare di acqua ha prodotto alcuni miglioramenti che hanno interessato il quadro clinico in relazione a:
deglutizione,
digestione,
meteorismo, aerofagia, eruttazioni, acidità a carico del tratto gastro-intestinale,
transito intestinale,
controlli sfinterici,
svuotamento del colon e della vescica,
contenimento delle infezioni a carico della vescica,
riduzione della sensazione di “episodica spasticità” degli arti inferiori,
oltre a un complessivo miglioramento generale della qualità della vita.

Un’altra nota importante, che ha un valore anche sotto il profilo estetico oltre che psicologico, è che il nuovo stile di vita mi ha permesso di ridurre i chili di troppo riuscendo a riprendere il peso che avevo all’età dei vent’anni (ho da poco superato i cinquanta).

Appare doveroso spendere due parole sul Dott. Simeone, che desidero ringraziare pubblicamente, il quale dopo la mia prima visita del 18.7.2006 presso il Centro Broussais in Roma non si è mai risparmiato, grazie alla sua generosa disponibilità, di offrire anche telefonicamente e via mail la propria consulenza professionale, i suoi suggerimenti e tutto il suo know-how medico e scientifico alle varie richieste di informazione e/o chiarimento che gli ho successivamente rivolto e che tuttora gli rivolgo, in modo del tutto gratuito e discreto.

Caro dott. Simeone,
sento il dovere di ringraziarla, per i benefici ottenuti seguendo il metodo di cura e prevenzione verso la malattia e mi stava logorando fisicamente e moralmente.
Quando un anno fa venni da lei, le ricadute si susseguivano sempre più frequentemente, i dottori mi prospettavano la necessità di passare ad una cura preventiva, che non mi dava certezze per il futuro, e in aggiunta con pesanti effetti collaterali.
Ma nella vita non bisogna mai disperare, questa mia filosofia ha fatto sì che quando mia madre, sempre al mio fianco nel combattere la malattia, mi ha fatto il suo nome, ho sentito subito che poteva essere un’alternativa alla strada obbligata che mi aspettava per il resto della vita.
Oggi la sclerosi multipla la vedo come un lontano ricordo, i pochi sacrifici affrontati in questo anno ben valgono il ritorno ad un vivere sereno e tranquillo.
Lavoro, mi vedo con gli amici, tengo più a me stessa, sento dentro di me gioia, un cambiamento positivo visibile e tutti, e ciò lo debbo a lei e ai suoi consigli.
Infinitamente grazie.